Lazio, Patric: “Non guardiamo troppo avanti ma perché non pensare in grande?”

Al termine del match pareggiato contro il Viktoria Plzen, ma che comunque è valso la qualificazione ai quarti di finale di Europa League, il difensore della Lazio Patric ha parlato in zona mista: “Siamo molto felici di essere ai quarti. E’ un grande traguardo, speriamo di arrivare ancora più in fondo”

Ti abbiamo visto esultare come un matto, pensavamo avessi segnato tu…

“Ho detto io ad Alessio di andare davanti al numero 40 che le stava togliendo tutte sul primo palo. Ggli ho detto ‘sei alto, farai gol’. Lui mi ha risposto ‘Va bene, vado’. Ha fatto gol e Alessio alla fine mi ha detto che il gol era un po’ mio visto che gli avevo detto di andare lì”.

Una gara più difficile del previsto?

“Sì, loro fanno un gioco molto diretto sulle punte, rendono la partita sporta e questo è sempre difficile per noi. Ma giocando ogni tre giorni, con tante trasferte e spostamenti, dobbiamo essere pronti anche alle partite sporche. L’importante per conquistare qualche traguardo importante è accettare e vincere anche queste partite”.

Il mister ha detto che volete sempre giocare: è anche il vostro pensiero?

“Sì, siamo contenti. Non del fatto che si giochi tanto, ma del fatto che siamo in corsa sulle due competizioni”.

Quanto ci credete nell’Europa League?

“Dobbiamo continuare a pensare partita dopo partita, è la cosa più giusta. Non guardare più al di là perché qualsiasi squadra in Europa ti può far male. Ma dobbiamo anche essere consapevoli delle nostre forze, che possiamo farcela. Non pensare troppo avanti, ma perché non pensare in grande?”.

Tifosi?

“Siamo molto felici dei nostri tifosi, oggi ci hanno appoggiato ancora una volta. Siamo felici della competizione e spero che andremo avanti allo stesso modo”.

Anche oggi come col Ludogorets la Lazio è apparsa un po’ meno brillante. Problema d’attenzione con un avversario meno quotato?

“No no, non penso che sia così. La squadra era pronta per questa partita e si vedeva nelle facce dei miei compagni. Li conosco e so che erano pronti alla sfida. Non è facile giocare ogni tre giorni, essere sempre lucidi, con tante trasferte. La cosa importante è portare a casa il risultato anche nelle partite meno belle”.

La Lazio come sta?

“Il calcio è veloce. Siamo già a meno due. Dobbiamo preparare un’altra partita. Non c’è tempo da festeggiare, ma da recuperare. Siamo felici di continuare a giocare ogni tre giorni perché vuol dire che siamo in Europa e in lotta per le competizioni quindi accettiamo la sfida. Prepariamo nel migliore dei modi una sfida che per noi è un’altra finale”.

Quanto vi ha aiutato uno tadio pieno?

“Sono fondamentali i nostri tifosi. Quando sei stanco, non ce la fai più e la gente ti trascina, gli vai dietro. Anche oggi sono stati stupendi”.

Oggi come stai?

“È stato un momento difficile, ancora adesso cerco di non sentire fastidio però devo continuare a lavorare. Sono felice di essere col gruppo”.

Contro l’Udinese ti abbiamo visto in mediana. Lo rifaresti?

“Perché no? Mi piace quel ruolo, ho cercato di aiutare in un momento di difficoltà. Penso che sia andata bene”.

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